venerdì 6 febbraio 2015

VENTILAZIONE MECCANICA CONTROLLATA E RECUPERO DI CALORE


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                    V M C

 Per poter vivere in un ambiente confortevole e risparmiare energia, siamo costretti a coibentare le pareti, la copertura e sostituire i vecchi infissi, ma come assicurare il necessario ricambio d'aria in un edificio a tenuta stagna?


La chiusura ermetica delle abitazioni, infatti, comporta anche una riduzione del naturale ricambio d’aria necessario per far defluire all’esterno odori e fumi sgradevoli prodotti dal metabolismo umano o da sostanze chimiche presenti nell'ambiente (detersivi etc.).
Se poi abbiamo coibentato le pareti  con materiali non traspiranti, avremo problemi di condensa superficiale e quindi di muffa.
Inoltre, per quanto l’aria delle città sia inquinata, numerosi studi dimostrano che la qualità dell’aria presente nelle abitazioni  è ancora peggiore

Come assicurare dunque una corretta circolazione d'aria negli ambienti?
La ventilazione, naturale o meccanica, deve assicurare il ricambio d'aria negli ambienti chiusi.
Con la ventilazione dovremmo tenere sotto controllo la temperatura dell'aria, il tasso di umidità e l'ingresso di pollini ed agenti inquinanti.
  • Ventilazione naturale

Il ricambio d'aria può essere effettuato naturalmente, tramite le aperture sull’involucro edilizio: finestre, camini, sfruttando l’effetto camino, le differenze di temperatura e pressione, l’irraggiamento solare differenziato, l'utilizzo di ventole  aspiranti o torri di ventilazione.
Il sistema più diffuso per il ricambio d’aria è quello dell’apertura delle finestre: bastano pochi minuti per effettuare il ricambio d'aria, magari con l'uso dell'apertura ad anta-ribalta, ma questa abitudine comporta notevoli controindicazioni:
  •  mancanza di controllo della portata d’aria
  •  notevole dispersione di energia termica
  •  ingresso di aria troppo calda in estate e troppo fredda in inverno
  •  mancanza di controllo della qualità dell'aria con ingresso di inquinanti            ( pollini, polveri, particolato, etc.)
  •  aumento della rumorosità 
Ne consegue  che ventilazione e condizioni di benessere sono interconnesse.


  • Ventilazione meccanica controllata

Per eliminare tutti gli inconvenienti dovuti alla ventilazione naturale, è possibile dotarsi di un impianto di ventilazione meccanica.
  • Il mercato offre varie tipologie, dalle più semplici alle più sofisticate:
Un sistema molto comune in Francia consiste nell'applicare delle  "griglie di aerazione"  a parete o montate sui telai dei serramenti.
  • La Ventilazione Meccanica Controllata (VMC) invece, consente un ricambio d’aria costante e continuo, permettendo alla casa di  respirare, assicurando una corretta portata d'aria pulita.
Si può optare per  impianti a semplice flusso, doppio flusso e doppio flusso con recuperatore di calore
  • Gli impianti a doppio flusso con recupero di calore consentono la ventilazione meccanica controllata degli ambienti nel pieno rispetto della normativa sul risparmio energetico perchè  l'aria fresca immessa viene filtrata e preriscaldata sfruttando il calore dell'aria viziata estratta, mentre d'estate l'aria immessa viene prerinfrescata. 
In un edificio di classe A, costruito in bioedilizia con involucro traspirante, questo tipo d'impianto consente di minimizzare l'apporto del generatore di calore, mentre d'estate è l'impianto stesso che provvede al raffrescamento degli ambienti.


  •  Sintetizzando il funzionamento, l’impianto provvede ad estrarre  l’aria umida ed inquinata presente in determinati ambienti, come bagni, lavanderie e cucine e, per compensare  la depressione dovuta a questa estrazione, provvede ad immettere aria pura nelle altre stanze.
Il filmato che segue ne esemplifica il funzionamento. Precisiamo che sono facilmente reperibili impianti più compatti installabili a soffitto o a controsoffitto.






IMPIANTI  A  SEMPLICE  FLUSSO
Gli impianti di questo tipo aspirano l'aria dall’ambiente tramite apposite feritoie posizionate sui muri perimetrali e la convogliano all'esterno tramite canalizzazioni. 
L’aspirazione avviene di norma negli ambienti “umidi” (cucina, bagni, lavanderie...), mentre l’immissione avviene in soggiorno e nelle camere da letto.
Questo tipo d'impianto consente il controllo della portata d'aria, ma non consente il controllo sulla qualità dell’aria immessa, comporta una perdita di energia nella stagione fredda e ingresso di aria calda in estate.
                                                                                                   
                                                                                                         
 IMPIANTI A DOPPIO FLUSSO
Un impianto a doppio flusso provvede meccanicamente sia alla mandata che alla ripresa dell’aria in ambiente.
Sia l’estrazione che l'immissione d'aria vengono effettuate con canalizzazioni e bocchette con circuiti separati, coordinati da un sistema di regolazione.
Integrando il sistema con un recuperatore di calore è possibile trattare l’aria di ricambio filtrandola da pollini e agenti inquinanti, raffreddarla o riscaldarla, umidificarla o deumidificarla prima di immetterla nell’ambiente.


I vantaggi sono molteplici:                                           
  • controllo della portata d’aria                                                   
  • controllo sulla qualità dell’aria di ricambio                      
  • controllo della velocità dell’aria nell' ambiente  
  • controllo degli agenti inquinanti 
  • pre-riscaldamento o pre-raffrescamento dell’aria di ricambio col recupero dell' energia termica a costo zero dall’aria estratta
  • col recupero di calore otteniamo una riduzione dei costi di gestione ed  un incremento della classe energetica dell'immobile. 
  • Il costo dell'impianto viene gradulmente ammortizzato ed azzerato grazie al risparmio energetico ottenuto: nel tempo l’impianto si  ripaga da solo.                                                                                  
 IL RENDIMENTO ENERGETICO, o efficienza di scambio termico (η) per una unità di recupero calore, è il rapporto tra la differenza reale (ΔT(reale)) e la differenza teorica (ΔT(teorico)) delle temperature delle arie in ingresso ed uscita (supposte le due portate in massa eguali): η =ΔT(reale)/ΔT(teorico)= (T aria immessa - T aria esterna)/(T aria interna - T aria esterna)
  • L’efficienza dello scambiatore di calore deve essere valutata da tecnici specializzati. Per capirne l'importanza, riportiamo qui di seguito tre esempi pratici di rendimento:
- Temperatura  aria esterna:                              - 5 °C
- Temperatura aria interna:                                +20°C
- Temperatura aria immessa dallo scambiatore di calore:


  • Con uno scambiatore di calore che ha un rendimento η = 50% otterremo una temperatura dell’aria immessa pari a: T aria immessa = 0.5 * 25 + (-5) = 7.5 °C,  viene immessa aria fredda.
  • Con uno scambiatore di efficienza η = 80%,avremo: T aria immessa  = 0.8 * 25 + (-5) = 15°C.
  • Con uno scambiatore di efficienza η = 90%, avremo:T aria immessa  = 0.9 * 25 + (-5) = 17.5 °C. 


La classe energetica degli immobili è oggi rappresentata da un'etichetta con indicatori dalla G (efficienza minore) alla A (efficienza maggiore) come per gli elettrodomestici.
L'impianto di VMC  con recupero di calore ad alta efficienza contribuisce
al raggiungimento delle classi più elevate di efficienza energetica quali B ed A.
Il passaggio di classe ad una classe energetica superiore aumenta il valore dell'immobile di circa il 10%


  La ventilazione negli ambienti può essere di più tipi; abbiamo la VMC autoregolabile che è un sistema di ventilazione permanente a portata costante, che permette di controllare costantemente i volumi d'aria di rinnovo all'interno dell'abitazione indipendentemente dalle condizioni atmosferiche; poi c'è la VMC igroregolabile, che invece adotta anziché le solite prese e bocchette, delle prese dell'aria e delle bocchette d'estrazione provviste di sensori meccanici per l'umidità, i quali a seconda degli ambienti in cui ci troviamo, permettono di adattare automaticamente la portata d'aria in entrata e in uscita rispetto al tasso di umidità interna.

In questo modo si riesce ad ottenere una migliore qualità dell'aria evitando sprechi di energia, attivando la ventilazione dove e quando occorre.

Questo è uno dei motivi per cui la ventilazione meccanica igroregolabile è maggiormente utilizzata in quelle abitazioni progettate adottando i criteri della bioedilizia.

Per maggiori informazioni e/o per installare un impianto di VMC su edifici esistenti clicca qui

Biocostruttori Riuniti
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